Energia eolica, tutto ciò che devi sapere

Energia eolica, tutto ciò che devi sapere

L’energia eolica, come dice lo stesso nome, si ottiene per mezzo del vento, con una massa d’aria in movimento. Nell’ultimo periodo ha ottenuto particolare spazio e attenzione nel settore energetico poiché permette di ottenere energia elettrica. Pur avendo ottenuto grande attenzione negli ultimi anni, non ci troviamo di fronte a una novità del settore, poiché viene usata da migliaia di anni. Per la prima volta venne sfruttata per mezzo di mulini a vento, che sono un po’ la versione obsoleta delle moderne turbine eoliche. Risalgono al 2000 a.C., anche se diversi secoli prima, i galeoni la sfruttavano per navigare nei mari usando solo l’energia del vento.

Dai mulini si è poi passati a oggi, con la grande innovazione tecnologica che ha permesso di installare su tutto il pianeta più di 500 GW. In questo modo l’energia eolica è divenuta una delle principali fonti di energia rinnovabili. Cresce velocemente ed è usata perché rappresenta un modo economico per ottenere energia elettrica.

Storia dell’energia eolica: ieri e oggi
A creare un momento fondamentale nella storia dell’energia eolica, è stato l’anno 1887, quando vennero avviate delle sperimentazioni su diversi modelli di turbina. A farlo fu James Blyth che lavorò alla costruzione della prima turbina, il cui brevetto si arrivò nel 1891. La più alta turbina invece è Burbo Bank, nel mare di Liverpool. Qui sorge un vero parco eolico che presenta la più grande turbina del mondo: è alta 195 metri, ha pale lunghe come sette pullman e ha una rotazione capace di coprire fino a 4 campi da calcio. La più piccola turbina presente a oggi sul mercato è quella domestica, che arriva a un’altezza di un metro e pesa poco meno di 30 kg.

In base alle stime fatte e ai continui miglioramenti, un impianto eolico può essere una risorsa sostenibile completa. Non solo si usa il vento come una fonte di energia rinnovabile, ma al tempo stesso l’eolico non necessita di alcun utilizzo d’acqua per funzionare. Proprio tale punto è diventato nel tempo il vero beneficio primario di questa energia. Non a caso entro il 2030 si conta che l’energia eolica possa farci risparmiare ben 30 trilioni di bottiglie d’acqua, nello specifico negli USA.

L’energia eolica, come dice lo stesso nome, si ottiene per mezzo del vento, con una massa d’aria in movimento. Nell’ultimo periodo ha ottenuto particolare spazio e attenzione nel settore energetico poiché permette di ottenere energia elettrica. Pur avendo ottenuto grande attenzione negli ultimi anni, non ci troviamo di fronte a una novità del settore, poiché viene usata da migliaia di anni. Per la prima volta venne sfruttata per mezzo di mulini a vento, che sono un po’ la versione obsoleta delle moderne turbine eoliche. Risalgono al 2000 a.C., anche se diversi secoli prima, i galeoni la sfruttavano per navigare nei mari usando solo l’energia del vento.

Dai mulini si è poi passati a oggi, con la grande innovazione tecnologica che ha permesso di installare su tutto il pianeta più di 500 GW. In questo modo l’energia eolica è divenuta una delle principali fonti di energia rinnovabili. Cresce velocemente ed è usata perché rappresenta un modo economico per ottenere energia elettrica.

La situazione eolica in Europa e Italia
La situazione europea è molto chiara all’interno dell’Europa: qui l’Italia occupa il quinto posto per capacità. Non a caso il nostro territorio si prepara ad accogliere più di 100 parchi eolici, fino a toccare quota 2,5 GW. Se ci spingiamo oltre i confini nazionali, scopriamo che la Danimarca, è detta il “paese del vento”, e non a caso compare come il primo produttore di energia eolica del Vecchio continente. Fino a 2-3 anni fa, tale fonte di energia rinnovabile ha realizzato numeri da record, coprendo il 43% del suo fabbisogno complessivo. E se la Danimarca è la culla del vento, in Italia gli occhi sono puntati sulla Puglia, prima regione d’Italia se consideriamo il numero degli impianti eolici.

 

Fino a quanto si può essere Green nel 2022?

Fino a quanto si può essere Green nel 2022?

Bella questione! Ci sono molti modi per rispondere a questa domanda.

Con risposte “alla moda” (figlie dell’indifferenza), oppure rimanendo “piantati” nelle proprie convinzioni tradizionali (come un Baobab africano), se non addirittura inscenare futuri catastrofici e ineluttabili (come un Blade Runner qualunque). Resta il fatto che il tema è decisamente “caldo” e quotidiano, come le temperature che continuano la loro ascesa verso climi da deserto. Abbiamo assistito ad un Maggio italiano talmente “hot” da non crederci, camminavamo con la bocca aperta, un po’ per il caldo un po’ per lo stupore: 37 gradi percepiti a metà mese sono davvero incomprensibili. E ovviamente per strada circolavano individui confusi, chi con indosso ancora il piumino a mezze maniche, chi coi pantaloni corti e le infradito aspettando un Godot meteorologico che non arriverà mai. Nelle conversazioni da bar, poi, il tema più in auge rimane sempre quello: il Tempo. “Ma oggi pioverà o non pioverà. Farà freddo o farà caldo?” Il clima, dunque, è il primo grande dilemma.

I paladini del “Green for Life” puntano il dito contro tutto e tutti: ogni comportamento della massa è sbagliato o perlomeno falloso, la raccolta differenziata viene fatta male o non fatta neppure, troppe macchine e poche biciclette, l’allevamento intensivo è la causa principale dell’inquinamento, e così via. Dall’altra parte, di tutto punto, rispondono i Fautori del “Tanto non cambierà mai niente” semplicemente minimizzando sul tema, negando ogni possibile modifica al loro stile di vita al grido di: “E’ sempre stato così e siamo ancora vivi” oppure “Se lo facevano i nostri nonni e i nostri genitori chi siamo noi per cambiare le cose”?.

Dunque qual è la soluzione? Chi ci salverà? E chi può dirlo!

La via più saggia è sempre quella che sta nel mezzo, diceva qualcuno, ma potrebbe essere tacciata di qualunquismo. Certo è che, se da una parte un aereo di linea inquina come 600 auto, dall’altra un impianto di termovalorizzazione per la combustione dei rifiuti produce energia elettrica pari a 140 milioni di Kwh, il consumo annuale di circa 55.000 famiglie.

Pro e contro continui, schieramenti definitivi, decisioni quasi impossibili da prendere.

Forse lo spiraglio di luce che si vede alla fine del tunnel può essere il Possibile. In che senso? Fare il possibile nell’informarsi, nell’impegnarsi, fare il possibile per confrontarsi e per migliorarsi. Non chiudersi nelle proprie convinzioni, ma neppure prendere per buono ogni articolo catastrofista sul sito ultra-catastrofista, insomma: dare una possibilità al Green e a se stesso.

Noi, nel nostro piccolo, facciamo il possibile ogni giorno, garantendoti soltanto energia proveniente da fonti non fossili.


Italia Gas e Luce, la tua possibilità.

 

5 curiosità …delle quali non ti saresti mai preoccupato.

5 curiosità …delle quali non ti saresti mai preoccupato

1 “SIGNORA, L’ECOGRAFIA PARLA CHIARO: LE SONO RIMASTE LE MICROPLASTICHE SULLO STOMACO” Dal confronto di tutti i dati raccolti da alcuni ricercatori su oltre 50 differenti studi effettuati sul tema delle microplastiche, è emerso che ne ingeriamo mediamente almeno 2000 frammenti a settimana, che sono 21 grammi al mese, ovvero circa 250 grammi all’anno!

2 “STO MORENDO DI SETE!” Una famiglia di 4 persone beve oltre 1300 litri d’acqua in bottiglia all’anno. Per la consegna di tutti questi litri d’acqua sulle nostre tavole vengono emessi nell’ambiente 268 kq di CO2. Senza contare la quantità rilasciata dal loro trasporto, in questo caso i numeri diventano impressionanti: per ogni litro di benzina consumato il rilascio di CO2 è di circa 2,4 kg, nel caso del Gpl è di circa 1,6 kq. Se tutta l’Italia bevesse acqua del rubinetto eviteremmo l’immissione di 4 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Farete bene a ricordarvelo quando al supermercato vi troverete di fronte a quell’invitante confezione da 6 bottiglie di acqua in plastica…

3 “MI SCUSI, POTREI AVERE 7 BUSTE DI PLASTICA?” Lo sapevate la durata media di utilizzo di un sacchetto di plastica è di 12 minuti? Ma può rimanere nell’ambiente anche 20 anni prima della sua decomposizione completa! Mettetevi una sveglietta sul cellulare per ricordarvelo la prossima volta che andrete a fare la spesa… forse è meglio se portate con voi quella borsa riutilizzabile che non usate mai!

4 “QUALCUNO HA VISTO LA MIA BORRACCIA?” Ogni volta che utilizzi la tua borraccia anziché acquistare una bottiglia d’acqua in plastica usa-e-getta eviti il rilascio di 0,27 kg di CO2 per litro nell’atmosfera, lo sapevi? Pensaci ogni volta che esci di casa con questo caldo!

5 “MA CHE COS’E’ ESATTAMENTE QUESTO RIDUTTORE DI FLUSSO?” Il riduttore di flusso, applicato a rubinetti e lavandini, dimezza la quantità di acqua fuoriuscita, senza modificarne il getto. Tutto ciò è possibile grazie a un dispositivo a spirale (contenuto all’interno del riduttore di flusso) che imprime all’acqua un movimento circolare, aumentandone la velocità. L’acqua aumenta di volume tramite un sistema di retine e piccoli fori. Il risparmio d’acqua è notevole: circa il 40% del consumo nelle docce e il 20% per i rubinetti. Con uno sforzo minimo avrete notevoli risultati, ad un costo contenuto.

Che sagoma questo impianto!

Che sagoma questo impianto!

Gli impianti per le energie rinnovabili presto saranno l’unica opzione possibile se vorremo mantenere uno standard di vita simile, o migliorarlo, e continuare ad avere un Pianeta dove si possa respirare.

Queste installazioni dovranno necessariamente, man mano, sostituire le attuali centrali ad idrocarburi.

In Italia, com’era sospettabile, siamo piuttosto in ritardo, mentre nel resto del mondo si stanno muovendo in questa direzione già da un pezzo.

Volete qualche esempio?

Il Walney Extension, nel Regno Unito, è il parco eolico offshore più grande al mondo, capace di emettere una potenza di 659 MW, cioè il megawatt elettrico. Riesce ad alimentare fino a 600.000 abitazioni.

La Longyangxia Hydro-solar PV Station, nella provincia di Qinghai, in Cina, è l’impianto fotovoltaico più grande al mondo con i suoi 320 Mwp (cioè il “megawatt di picco”, ovvero la potenza nominale di un impianto fotovoltaico sotto determinate condizioni ambientali).

I due impianti americani, California Valley Solar Ranch di San Luis Obispo (California) e Agua Caliente Solar Project (Arizona) sono, con 250 MW, al secondo posto della classifica mondiale, subito dopo la Cina.

In Italia l’impianto fotovoltaico di Montalto di Castro (VT), con 84,2 Mwp è al 1° posto ma solo al 26° posto nella classifica mondiale. Destano curiosità due impianti:  Il fotovoltaico di Disney in Florida, da 5MW e formato da 48.000 pannelli, ha la forma di MickeyMouse, e quello della Nuova Caledonia (Oceano Pacifico), invece, a forma di cuore; il Panda Green Energy Group Limited è uno dei parchi solari più grandi del mondo, ha le sembianze di un tenerissimo panda.

Le parti nere dell’animale, ovvero le orecchie e le braccia, sono composte da celle solari in silicio monocristallino, mentre la pancia grigia e bianca e il viso sono composti da celle solari a film sottile.

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