Ma che “Pun” dici?
Il mercato tutelato ha ormai le ore contate, tra poco sarà il “via libera” definitivo al mercato (quello) libero dell’energia.
E tutto sarà come un enorme centro commerciale pieno di possibilità super pubblicizzate e super convenienti. Ma come faremo a districarci nell’infinito mare senza orizzonte dell’energia? Proviamo a darvi una mano nel tentativo di arrivare almeno a dei capisaldi sui quali basare la vostra scelta.
Innanzitutto a tutela del consumatore, è stato costituito, dal Gestore dei Servizi Energetici, il GME che ha il compito di organizzare e gestire i mercati dell’energia elettrica, del gas naturale e quelli ambientali, nel rispetto dei principi di trasparenza, obiettività e concorrenza. E già ci sentiamo un po’ più sicuri! Tutti i fornitori comprano energia in borsa, questo ormai è chiaro come il sole.
Ed è proprio in borsa che tutto si decide: il match è l’incontro/scontro tra domanda e offerta, ed è da questa contrattazione che si determina il prezzo dell’energia, il famigerato PUN (che non è altro che il prezzo all’ingrosso o prezzo unico nazionale). Spulciando tra le offerte avremo sicuramente notato la dicitura: Pun + Spread. Addirittura! Ma non ne bastava uno?! Calma! E’ facilmente risolvibile: lo Spread non è altro che il ricarico che la compagnia fornitrice applica al costo della materia prima: ecco che Pun + Spread non sarà altro che il prezzo finale al Kw della materia prima.
Ma arriviamo alla bolletta. I costi da aggiungere ai reali consumi sono tanti, qualcuno direbbe, a ragione, troppi! Per non parlare di quando chiediamo banalmente un aumento di potenza; in questi casi in bolletta troveremo ulteriori costi non riconducibili al fornitore, bensì al distributore, ovvero il proprietario del contatore. Così come i costi che provengono dai subentri (procedura con la quale un’abitazione viene collegata alla rete di distribuzione dopo che il precedente intestatario ha disattivato il contatore) o dalle volture (la procedura che si richiede quando si desidera modificare l’intestatario dell’utenza senza l’interruzione della fornitura).
Noi di Italia Gas e Luce, in questi casi, da sempre non applichiamo costi ulteriori a quelli richiesti dal distributore che gestisce la pratica. Resta lo Switch, che è il cambio del fornitore energia, e che non deve mai avere un costo. In tutto questo marasma energetico, noi di Italia Gas e Luce, cerchiamo sempre di essere trasparenti, chiari e disponibili al dialogo e al confronto, tenendo bene in mente quelle che sono le nostre forze: energia 100% verde, tariffe super convenienti per aziende e privati, un servizio clienti a 5 stelle certificato su Google.