5 curiosità …delle quali non ti saresti mai preoccupato.

5 curiosità …delle quali non ti saresti mai preoccupato

1 “SIGNORA, L’ECOGRAFIA PARLA CHIARO: LE SONO RIMASTE LE MICROPLASTICHE SULLO STOMACO” Dal confronto di tutti i dati raccolti da alcuni ricercatori su oltre 50 differenti studi effettuati sul tema delle microplastiche, è emerso che ne ingeriamo mediamente almeno 2000 frammenti a settimana, che sono 21 grammi al mese, ovvero circa 250 grammi all’anno!

2 “STO MORENDO DI SETE!” Una famiglia di 4 persone beve oltre 1300 litri d’acqua in bottiglia all’anno. Per la consegna di tutti questi litri d’acqua sulle nostre tavole vengono emessi nell’ambiente 268 kq di CO2. Senza contare la quantità rilasciata dal loro trasporto, in questo caso i numeri diventano impressionanti: per ogni litro di benzina consumato il rilascio di CO2 è di circa 2,4 kg, nel caso del Gpl è di circa 1,6 kq. Se tutta l’Italia bevesse acqua del rubinetto eviteremmo l’immissione di 4 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Farete bene a ricordarvelo quando al supermercato vi troverete di fronte a quell’invitante confezione da 6 bottiglie di acqua in plastica…

3 “MI SCUSI, POTREI AVERE 7 BUSTE DI PLASTICA?” Lo sapevate la durata media di utilizzo di un sacchetto di plastica è di 12 minuti? Ma può rimanere nell’ambiente anche 20 anni prima della sua decomposizione completa! Mettetevi una sveglietta sul cellulare per ricordarvelo la prossima volta che andrete a fare la spesa… forse è meglio se portate con voi quella borsa riutilizzabile che non usate mai!

4 “QUALCUNO HA VISTO LA MIA BORRACCIA?” Ogni volta che utilizzi la tua borraccia anziché acquistare una bottiglia d’acqua in plastica usa-e-getta eviti il rilascio di 0,27 kg di CO2 per litro nell’atmosfera, lo sapevi? Pensaci ogni volta che esci di casa con questo caldo!

5 “MA CHE COS’E’ ESATTAMENTE QUESTO RIDUTTORE DI FLUSSO?” Il riduttore di flusso, applicato a rubinetti e lavandini, dimezza la quantità di acqua fuoriuscita, senza modificarne il getto. Tutto ciò è possibile grazie a un dispositivo a spirale (contenuto all’interno del riduttore di flusso) che imprime all’acqua un movimento circolare, aumentandone la velocità. L’acqua aumenta di volume tramite un sistema di retine e piccoli fori. Il risparmio d’acqua è notevole: circa il 40% del consumo nelle docce e il 20% per i rubinetti. Con uno sforzo minimo avrete notevoli risultati, ad un costo contenuto.

Che sagoma questo impianto!

Che sagoma questo impianto!

Gli impianti per le energie rinnovabili presto saranno l’unica opzione possibile se vorremo mantenere uno standard di vita simile, o migliorarlo, e continuare ad avere un Pianeta dove si possa respirare.

Queste installazioni dovranno necessariamente, man mano, sostituire le attuali centrali ad idrocarburi.

In Italia, com’era sospettabile, siamo piuttosto in ritardo, mentre nel resto del mondo si stanno muovendo in questa direzione già da un pezzo.

Volete qualche esempio?

Il Walney Extension, nel Regno Unito, è il parco eolico offshore più grande al mondo, capace di emettere una potenza di 659 MW, cioè il megawatt elettrico. Riesce ad alimentare fino a 600.000 abitazioni.

La Longyangxia Hydro-solar PV Station, nella provincia di Qinghai, in Cina, è l’impianto fotovoltaico più grande al mondo con i suoi 320 Mwp (cioè il “megawatt di picco”, ovvero la potenza nominale di un impianto fotovoltaico sotto determinate condizioni ambientali).

I due impianti americani, California Valley Solar Ranch di San Luis Obispo (California) e Agua Caliente Solar Project (Arizona) sono, con 250 MW, al secondo posto della classifica mondiale, subito dopo la Cina.

In Italia l’impianto fotovoltaico di Montalto di Castro (VT), con 84,2 Mwp è al 1° posto ma solo al 26° posto nella classifica mondiale. Destano curiosità due impianti:  Il fotovoltaico di Disney in Florida, da 5MW e formato da 48.000 pannelli, ha la forma di MickeyMouse, e quello della Nuova Caledonia (Oceano Pacifico), invece, a forma di cuore; il Panda Green Energy Group Limited è uno dei parchi solari più grandi del mondo, ha le sembianze di un tenerissimo panda.

Le parti nere dell’animale, ovvero le orecchie e le braccia, sono composte da celle solari in silicio monocristallino, mentre la pancia grigia e bianca e il viso sono composti da celle solari a film sottile.

Termini e Condizioni