La Rivoluzione delle case autosufficienti

La Rivoluzione delle case autosufficienti

Oggi più che mai, i giovani si stanno ponendo delle domande cruciali: come possiamo vivere in modo più sostenibile? Come possiamo ridurre il nostro impatto sul pianeta? La risposta della Generazione Z è sorprendente e innovativa e ci ha colpito molto: le case autosufficienti.

Queste abitazioni ecologiche, progettate per produrre tutta l’energia necessaria e ridurre gli sprechi, sono una vera rivoluzione. Alimentate da fonti rinnovabili come il sole e il vento, e dotate di tecnologie all’avanguardia, rappresentano un nuovo modo di vivere che sta conquistando sempre più persone, in particolare i giovani italiani. Ma cos’è che rende queste case così attraenti?

Perché la Gen Z è Affascinata dalle Case Autosufficienti?

La Generazione Z è cresciuta in un mondo in cui il cambiamento climatico è una realtà quotidiana, e per loro la sostenibilità è un valore fondamentale. Molti scelgono stili di vita alternativi che riducano l’impatto ambientale, e le case autosufficienti sono l’esempio perfetto di come si possa vivere rispettando la natura.

Queste abitazioni sono pensate per non dipendere dalle reti tradizionali di energia e acqua, grazie a sistemi che permettono di raccogliere energia solare, riciclare l’acqua piovana e ridurre al minimo il consumo energetico. Non si tratta solo di case ecologiche: sono anche bellissime, compatte e spesso costruite con un design minimalista che affascina chi le guarda.

E non è un caso che spopolino sui social media. Su Instagram e TikTok, abbiamo visto video e foto di tiny houses e case autosufficienti che attirano migliaia di visualizzazioni. Sono affascinanti, innovative e rappresentano una vita diversa, più semplice e più sostenibile.

La Vita Minimalista in Spazi Compatti

Un altro aspetto che piace alla Gen Z è il minimalismo. Invece di accumulare cose, molti giovani stanno riscoprendo il valore di avere solo l’essenziale. Le tiny houses, in particolare, permettono di vivere bene in pochi metri quadrati, utilizzando ogni spazio in modo intelligente. Non c’è spazio per l’eccesso, ma solo per ciò che serve davvero.

Questo stile di vita rappresenta per molti un ritorno alla semplicità, un modo per concentrarsi su ciò che conta davvero. Le tiny houses, oltre a essere ecologiche, permettono anche di risparmiare e ridurre il consumo energetico, con bollette decisamente più leggere e una maggiore indipendenza.

Social Media e Case Autosufficienti: Una Combinazione Vincente

Il fascino di queste case autosufficienti è amplificato dai social media, che fungono da vetrina perfetta per mostrare ogni dettaglio di queste abitazioni innovative. Su Instagram e TikTok, si trovano video di tour virtuali di tiny houses, consigli per arredare gli spazi piccoli in modo funzionale e testimonianze di chi ha scelto questa vita alternativa. Questi contenuti ispirano milioni di persone e rendono queste case un simbolo di cambiamento.

Le immagini di piccoli spazi organizzati alla perfezione, di panorami mozzafiato visibili da grandi finestre che lasciano entrare la luce naturale, e dei dettagli eco-friendly (come i pannelli solari sul tetto o i sistemi di raccolta dell’acqua) conquistano un pubblico sempre più vasto. La Gen Z non vuole solo parlare di sostenibilità: vuole viverla, e condividerla.

Italia Gas e Luce: Energia 100% Green al Fianco dei Giovani

Italia Gas e Luce condivide pienamente questa visione. Con un’offerta di energia 100% green certificata, l’azienda sostiene ogni giorno la scelta di chi vuole vivere in modo sostenibile. La missione di Italia Gas e Luce è portare l’energia pulita nelle case di chi, come la Generazione Z, è alla ricerca di un futuro più verde.

Scegliere Italia Gas e Luce significa avere una fonte di energia rinnovabile che riduce l’impatto ambientale e supporta chi crede in un modo diverso di vivere. È grazie a scelte come queste che possiamo fare, insieme, un passo verso un domani più consapevole.

Energia 4.0: Intelligenza Artificiale e risparmio energetico nelle case italiane

Energia 4.0: Intelligenza Artificiale e risparmio energetico nelle case italiane

Negli ultimi anni, le nostre case stanno cambiando: diventa sempre più comune avere un termostato che si regola da solo, una lavatrice che parte negli orari di fascia bassa e, perché no, anche luci che si spengono e accendono da sole quando entriamo e usciamo da una stanza. Tutto questo è reso possibile dall’Intelligenza Artificiale e dall’Internet of Things (IoT), tecnologie che stanno trasformando il modo in cui viviamo e consumiamo energia. E il bello è che anche in Italia sempre più persone possono approfittare di questi strumenti per risparmiare energia e, naturalmente, anche qualche soldo! 

Cosa Significa Energia 4.0? Molto semplice, una Casa che Impara da Noi! 

Immaginiamo che la nostra casa impari dai nostri comportamenti quotidiani: quando ci svegliamo, quando rientriamo dal lavoro o quando andiamo a dormire. In pratica, l’Energia 4.0 fa proprio questo, rendendo i consumi di casa più intelligenti e su misura per noi.  

Smart Meter e Termostati Intelligenti: I Nostri Alleati per Risparmiare 

Tra le tecnologie più popolari che stanno diventando indispensabili nelle case italiane, troviamo gli smart meter e i termostati intelligenti. Ma cosa fanno esattamente? 

  1. Smart Meter: Sono i nuovi contatori “intelligenti” che tengono sotto controllo i nostri consumi energetici. Immaginiamo di avere accesso ai consumi in tempo reale – e non solo quando arriva la bolletta! Con un semplice smartphone, possiamo controllare quanta energia stiamo utilizzando, in quali orari, e perfino scoprire dove potremmo risparmiare.  
  1. Termostati Intelligenti: Questi piccoli dispositivi, oltre ad essere molto eleganti, imparano a conoscere le nostre abitudini. Se vogliamo tornare a casa trovando già la temperatura perfetta, il termostato intelligente può fare al caso nostro! Dopo qualche giorno di “apprendimento”, il dispositivo regolerà automaticamente il riscaldamento o il raffrescamento della casa in base ai nostri orari e preferenze.  

E se potessimo Controllare Tutto con un Comando Vocale? 

Per chi ama la comodità (e chi non la ama?), ci sono anche assistenti virtuali come Alexa o Google Assistant, che ormai si integrano perfettamente con molti dispositivi per la casa. Con un semplice comando vocale, potremmo accendere le luci, abbassare la temperatura, avviare la lavatrice e molto altro. Questo potrebbe significare meno sprechi e più efficienza 

Ma Perché Dovremmo Passare all’Energia 4.0? 

Ci sono tanti motivi per abbracciare questa rivoluzione smart, ma i principali per noi sono tre: 

  1. Risparmio: Meno consumi inutili e di conseguenza anche bollette più leggere. 
  1. Comodità: Tutto è a portata di mano e controllabile anche a distanza. 
  1. Sostenibilità: Risparmiare energia significa anche rispettare l’ambiente, contribuendo a ridurre l’impatto che ognuno di noi ha sul pianeta e che Italia Gas e Luce già fa con l’energia 100% green certificata. 

Benvenuti nel Futuro: Case più Green e Risparmiose 

L’Intelligenza Artificiale e l’Internet of Things sono qui per restare, questo lo abbiamo capito!  

La buona notizia è che possono rendere la nostra vita più facile e le nostre case più efficienti 

 

E allora, perché non dare una svolta alle nostre case con l’Energia 4.0? Italia Gas e Luce non solo crede fermamente nel futuro delle case intelligenti, ma sostiene e approva questa trasformazione, perché sa quanto può fare la differenza per le famiglie italiane e per il nostro Pianeta se fatta con intelligenza, come tutte le cose. 

È il momento di entrare nell’Energia 4.0, per una casa più intelligente, efficiente e amica dell’ambiente.

Il riciclo degli smartphone: un’idea che ci piace!

Il riciclo degli smartphone: un’idea che ci piace!

Sempre più spesso, le persone si lasciano sedurre dai nuovi modelli di smartphone, cambiandoli con una frequenza sorprendente. Ma cosa succede ai vecchi dispositivi? Quasi sempre, finiscono dimenticati in un cassetto, mentre potrebbero avere una seconda vita attraverso il riciclo. Questo non solo ridurrebbe l’impatto ambientale, ma contribuirebbe anche a un’economia più sostenibile.

Abbiamo preso spunto dalla influencer green Elisa Nicoli (ECO.NARRATRICE su Instagram), che seguiamo con interesse sui social, che di recente ha affrontato questo problema e ci siamo subito resi conto di quanto sia importante trovare soluzioni sostenibili!

 

Perché non è necessario cambiare smartphone così spesso?

Prima di tutto, facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento. Le nuove versioni dei telefoni, sebbene abbiano caratteristiche sempre più avanzate, non sempre rappresentano un vero salto tecnologico rispetto al modello precedente. Spesso si tratta di aggiornamenti incrementali che non giustificano il rapido consumo di risorse per la produzione di nuovi dispositivi. In realtà, i nostri smartphone durano ben oltre il ciclo di vita percepito. Quindi, se proprio non possiamo fare a meno di cambiare il telefono ogni anno, troviamo modi intelligenti per dargli una seconda opportunità.

 

Cosa fare quindi con i vecchi smartphone?

Se il tuo smartphone è ancora funzionante, una soluzione sostenibile è venderlo su Refurbed. Questo sito si occupa del ricondizionamento di dispositivi elettronici, riportandoli a condizioni pari al nuovo e rivendendoli con garanzia di almeno 12 mesi. Vendendo il tuo dispositivo su Refurbed, contribuisci a ridurre i rifiuti tecnologici e potrai guadagnare anche qualcosa. Inoltre, Refurbed si impegna a piantare un albero per ogni prodotto venduto, compensando così parte delle emissioni di CO2 associate alla produzione e alla distribuzione degli smartphone. E bravo Refurbed!

 

E se il telefono non funziona più?

Anche in questo caso, non buttarlo via! Puoi fare davvero la differenza aderendo all’iniziativa dell’Istituto Jane Goodall Italia, che ha lanciato un progetto straordinario di raccolta di telefoni cellulari usati, funzionanti o meno. L’obiettivo principale è la salvaguardia degli scimpanzé nel loro habitat naturale. I materiali recuperati dai vecchi telefoni, come il coltan, possono essere riciclati, riducendo così la necessità di estrarre nuove risorse dai territori africani, un’attività spesso devastante per l’ambiente e per le comunità locali.

Inoltre, i proventi della raccolta finanziano progetti di educazione e sviluppo sostenibile in Africa, un aiuto concreto alle popolazioni locali e un contributo importante alla tutela della fauna selvatica. È un gesto semplice, ma dall’enorme impatto sociale e ambientale.

 

Quindi, come abbiamo appena visto, ogni piccolo gesto conta, e il riciclo degli smartphone riduce i rifiuti elettronici, evita lo spreco di risorse preziose aiutandoci ad essere più consapevoli. Noi di Italia Gas e Luce crediamo che sia importante fare scelte sostenibili per proteggere il nostro pianeta.

E.. Anche tu, ricordati, la prossima volta che cambierai smartphone, di considerare tutte le alternative disponibili: vendi, regala o ricicla. Ogni dispositivo recuperato è un passo in più verso un mondo più verde!

Giornata Mondiale degli Animali: una celebrazione globale per il benessere e la sostenibilità

Giornata Mondiale degli Animali: una celebrazione globale per il benessere e la sostenibilità

Signore e signori, amanti degli animali e semplici curiosi, il 4 ottobre è tornato! No, non stiamo parlando della giornata del cioccolato (che sarebbe comunque grandiosa), ma della Giornata Mondiale degli Animali.

4 ottobre 2024 – Oggi, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Mondiale degli Animali, una ricorrenza importante per promuovere la consapevolezza sul benessere degli animali e l’importanza della loro tutela. La data del 4 ottobre non è casuale: coincide con la festa di San Francesco d’Assisi, patrono degli animali e dell’ambiente, simbolo di amore e rispetto per tutte le creature viventi. L’idea di questa giornata nasce nel 1925 grazie all’iniziativa di Heinrich Zimmermann, un editore tedesco che decise di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema degli animali randagi; solo qualche anno dopo, la ricorrenza venne spostata al 4 ottobre e divenne universale grazie ad un congresso internazionale a Firenze nel 1931.

Il tema scelto per quest’anno, “Il mondo è anche la loro casa”, è stato ideato per richiamare l’attenzione su come ogni angolo del pianeta debba essere preservato per garantire una casa sicura agli animali. Il focus è su temi importanti come la protezione degli habitat naturali, la lotta al cambiamento climatico e la prevenzione della perdita di biodiversità. Leggi il nostro articolo precedente sui “corridoio ecologici” perché parliamo proprio di questo 😊

 

Iniziative in Italia

In occasione della Giornata Mondiale degli Animali, molte sono le iniziative che si svolgono a livello globale.

In Italia, a Trieste, il 5 ottobre, sarà allestito un evento nella centrale Piazza Vittorio Veneto per celebrare la Giornata Mondiale degli Animali. L’iniziativa, organizzata dall’associazione Naica ODV, prevede una raccolta fondi e attività di sensibilizzazione per il benessere animale. Questa giornata vuole essere un momento di riflessione sul ruolo degli animali nella nostra vita e un invito all’adozione responsabile.

A Milano, il weekend del 5 e 6 ottobre ospiterà l’attesa “Quattrozampe in Fiera” al Parco Esposizioni Novegro. Questa fiera è dedicata agli amanti degli animali domestici e offre una vasta gamma di attività, dai laboratori educativi alle dimostrazioni di agility e incontri con esperti. L’obiettivo è creare un’occasione per conoscere meglio il mondo degli animali da compagnia e approfondire temi importanti come la salute e il rispetto degli animali​.

Monza, invece, sarà il palcoscenico di numerose attività organizzate da ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) durante il weekend del 5 e 6 ottobre. Tra le iniziative previste ci sono la visita al rifugio di via San Damiano 21, con la possibilità di incontrare animali in cerca di adozione, giochi e attività educative per bambini, e l’evento “Cane Fantasia“, che premia i cani più particolari.

 

Il ruolo degli animali nella società moderna

La celebrazione di oggi è anche un momento per riflettere sul ruolo fondamentale degli animali nelle nostre vite. Secondo una recente ricerca Ipsos, la maggioranza degli italiani considera i propri animali domestici come veri e propri membri della famiglia: il 46% li vede come “figli” da cui ricevere amore e protezione, mentre il 28% li percepisce come fonte di serenità e benessere in casa. Questi dati dimostrano quanto il legame con gli animali sia ormai radicato nella nostra società e quanto la loro presenza possa arricchire la nostra quotidianità.

 

Sostenibilità e rispetto per l’ambiente

La Giornata Mondiale degli Animali è strettamente connessa al concetto di sostenibilità. San Francesco d’Assisi, oltre ad essere il patrono degli animali, è considerato anche il patrono dell’ambiente. In suo nome, molte delle attività promosse oggi riguardano la sensibilizzazione sulla conservazione degli habitat naturali e la protezione delle specie a rischio. L’impatto delle attività umane, infatti, minaccia continuamente l’equilibrio della fauna selvatica, motivo per cui è essenziale adottare comportamenti sostenibili per preservare la biodiversità e garantire un futuro sicuro per tutte le specie.

Ricordiamoci che il 4 ottobre è sì un giorno speciale, ma l’idea di rispettare e proteggere gli animali dovrebbe durare tutto l’anno. Che si tratti di partecipare a una fiera, adottare un animale o semplicemente coccolare di più il tuo compagno a quattro zampe, ogni gesto è importante.

Quindi, se quest’anno decidi di festeggiare, fallo con il cuore. Magari porta il tuo cane a fare una passeggiata speciale, offri al tuo gatto una scatoletta deluxe, o fai semplicemente un bel respiro e pensa: “Sì, siamo tutti in questo pazzo condominio chiamato Terra. E va bene così.”

Noi di IGL abbiamo a cuore gli animali! Se te lo sei perso di consigliamo di andare a leggere anche il nostro articolo precedente in cui abbiamo affrontato il tema dei “corridoi ecologici“, che portano un grande beneficio all’habitat ma soprattutto ai nostri cari e adorati animali!

Corridoi ecologici: strade verdi per un pianeta più sano

Corridoi ecologici: strade verdi per un pianeta più sano

Hai mai sentito parlare dei corridoi ecologici? No, non si tratta di autostrade riservate a veicoli elettrici o piste ciclabili immerse nel verde (anche se suonano fantastiche, giusto?). I corridoi ecologici sono qualcosa di molto più speciale: sono “strade” pensate per la fauna selvatica. Sì, hai capito bene! Questi percorsi verdi sono progettati per consentire agli animali di muoversi liberamente tra habitat separati e, fidati, sono fondamentali per la salute del nostro pianeta. 

Che cosa sono i corridoi ecologici? 

Immagina un puzzle ecologico composto da diversi ecosistemi: foreste, prati, montagne, fiumi. Ora pensa a cosa accade quando pezzi di questo puzzle vengono staccati o isolati a causa di strade, edifici e altri sviluppi umani. Gli animali restano intrappolati in piccole “isole” di habitat, rendendo difficile trovare cibo, accoppiarsi o migrare. Qui entrano in gioco i corridoi ecologici. Questi collegamenti verdi aiutano a ricostruire quel puzzle, permettendo agli animali di spostarsi liberamente e mantenendo gli ecosistemi sani e vitali. 

 

Perché sono così importanti? 

La natura non conosce confini. Gli animali hanno bisogno di muoversi, di attraversare diverse aree per nutrirsi, riprodursi e, a volte, semplicemente per sopravvivere. Senza corridoi ecologici, molti animali rischiano di rimanere isolati, il che può portare a problemi di riproduzione (come la consanguineità) e, in ultima analisi, all’estinzione. Non è solo una questione di “proteggere i nostri amici animali” – anche se questa dovrebbe già essere una motivazione sufficiente – ma anche di salvaguardare la biodiversità. Gli ecosistemi sani e diversificati sono cruciali per la nostra stessa sopravvivenza: regolano il clima, purificano l’acqua e l’aria, e sostengono la produzione di cibo. 

 

Esempi di corridoi ecologici in Italia e in Europa 

L’Italia e l’Europa stanno facendo passi avanti nella creazione di corridoi ecologici per aiutare la fauna selvatica. Dal Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove vengono creati passaggi per i lupi e i cervi, fino ai grandi corridoi che attraversano le Alpi e collegano Francia, Svizzera e Italia, stiamo vedendo una crescita di queste “autostrade per animali“. Ad esempio, il corridoio ecologico delle Alpi è uno dei progetti più ambiziosi: un sistema di collegamento che punta a proteggere diverse specie, consentendo loro di migrare e spostarsi in sicurezza tra diverse aree montuose. 

Un esempio affascinante è l’European Green Belt, un lunghissimo corridoio ecologico nato lungo le ex zone di confine della vecchia Cortina di Ferro, che un tempo divideva l’Europa in due blocchi. Questo corridoio si estende per ben 12.500 chilometri, dal Mare di Barents al confine tra Russia e Norvegia, lungo la costa baltica, attraversando l’Europa centrale e i Balcani, fino al Mar Nero. Queste aree, lasciate allo stato naturale per quasi quarant’anni dopo la fine della Guerra Fredda, hanno creato una rete unica di biodiversità di straordinaria importanza. Oggi, il Green Belt non è solo un corridoio di biodiversità, ma anche un “paesaggio della memoria” che racconta una parte significativa della nostra storia, trasformando un confine un tempo rigido in una connessione verde che unisce popoli e ambienti naturali. 

 

Come i corridoi ecologici possono combattere il cambiamento climatico 

I corridoi ecologici non solo proteggono gli animali, ma sono anche uno strumento efficace nella lotta contro il cambiamento climatico. Gli ecosistemi ben collegati sono più resilienti agli shock ambientali. Pensa a una foresta ben collegata attraverso un corridoio ecologico: può adattarsi meglio ai cambiamenti delle temperature e alle nuove condizioni climatiche, contribuendo a mantenere l’equilibrio naturale. Inoltre, collegare diversi habitat aiuta a mantenere una maggiore varietà di specie, che a sua volta rende gli ecosistemi più robusti. 

 

Ora che sai quanto siano cruciali i corridoi ecologici, potresti chiederti: “Cosa posso fare io per aiutare?” Beh, molto! Puoi sostenere le organizzazioni che lavorano per la creazione e la manutenzione di questi corridoi, partecipare a campagne di sensibilizzazione, o persino trasformare il tuo giardino in un piccolo corridoio ecologico locale, piantando alberi e fiori che attraggano la fauna locale. 

In definitiva, i corridoi ecologici sono un esempio di come possiamo vivere in armonia con la natura, non ostacolarla. Quando pensiamo al futuro del nostro pianeta, è essenziale immaginarlo come un luogo di connessione, non di separazione. Quindi, perché non iniziare con un piccolo passo, o meglio, un piccolo corridoio verde? 

Per fortuna (di tutti) che c’è Marevivo!

Per fortuna (di tutti) che c’è Marevivo!

Marevivo Onlus” è una fondazione ambientalista riconosciuta dal ministero dell’ambiente della sicurezza energetica che ha sede a Roma, dal 1985. È stata fondata da Rosalba Giugni, che ne è l’attuale presidente, e da quasi quarant’anni si batte per la salvaguardia del mare e dell’ambiente, contro l’inquinamento e la pesca illegale. Sostiene lo studio della biodiversità, la promozione e la valorizzazione delle aree protette. Un obiettivo fondamentale è l’educazione nelle scuole e nell’università per sensibilizzare sempre di più i giovani su questi temi.  Abbiamo oggi il piacere di parlare con Roberta Billi, una dei soci fondatori della delegazione toscana, che ha sede a Viareggio

Roberta, che piacere poter parlare con te! Raccontaci la realtà toscana di Marevivo onlus, che ha sede a Viareggio. Quando è nata, e quali sono gli obiettivi che si è prefissa.

 

Circa due anni fa è nata a Viareggio la delegazione toscana. Siamo un gruppo molto giovane, e grazie alla nostra team leader Marina Gridelli, che ha conosciuto Rosalba Giugni, siamo stati coinvolti per creare una prima squadra di soci fondatori. Una squadra che si sta ampliando sempre di più, perché evidentemente riusciamo a comunicare e a sensibilizzare quello che è un tema molto scottante in questi anni. 

Personalmente mi occupo di comunicazione e mi sono occupata per esempio in particolare del progetto “Piccoli gesti e grandi crimini”, la sensibilizzazione contro l’abbandono dei mozziconi di sigaretta per la strada, sulle spiagge, lungo i fiumi. La nostra squadra è formata anche da varie professionalità, abbiamo due biologi marini, un’archeologa, persone che vanno nelle scuole, insegnanti volontari, che appunto comunicano con i ragazzi e con i bambini. Questa, secondo noi, è una cosa importantissima. Il coinvolgimento della comunità locale parte proprio dalle scuole dove si cerca di sensibilizzare ragazzi e bambini alle problematiche dell’ambiente e organizzare anche delle giornate di pulizia della spiaggia, dove i più giovani vengono in contatto con delle guide ambientali che ulteriormente approfondiscono la problematica e fanno conoscere la flora e la fauna da salvaguardare e da rispettare. 

 

Qual è stata la principale motivazione dietro l’apertura di Marevivo Toscana e quali sfide avete affrontato finora nel promuovere la tutela ambientale nella nostra regione?

 

La principale motivazione che ci ha spinto a fondare Marevivo delegazione toscana è stata l’entusiasmo con cui abbiamo tutti sposato questo tema, ma soprattutto la voglia di ampliare la sensibilizzazione, la conoscenza di tante problematiche, il rispetto che deve essere portato al mare e alla flora e la fauna che lo compongono, e anche alla pesca

Abbiamo avuto tante collaborazioni, anche con le istituzioni e con l’amministrazione locale, per cui sono tutte sfide. Vuol dire mettersi in gioco ogni volta, ma devo dire con molte soddisfazioni che vediamo giorno dopo giorno.

Abbiamo poi coinvolto la Cittadella della pesca di Viareggio, attraverso la collaborazione con un’importante azienda, riuscendo a donare oltre 2300 cassette blu di plastica riciclabili e rintracciabili. Se questa campagna continua, riusciremo ad eliminare in via definitiva il polistirolo per il pesce. Viareggio in questo caso è stata un po’ l’area test, in quanto siamo stati i primi, attraverso Marevivo a far utilizzare ai pescatori queste cassette attraverso il progetto “Bluefishers”. L’esperimento è stato più che positivo per cui veramente speriamo che anche il polistirolo, che è altamente inquinante, e diventa addirittura cibo per i pesci, possa un giorno scomparire dai nostri mari. 

 

In che modo Marevivo Toscana coinvolge la comunità locale e le imprese nella promozione della sostenibilità e della tutela ambientale?

 

Giorno dopo giorno la nostra mission è appunto quella di coinvolgere la comunità locale e nuove zone in Toscana, con altri volontari. Ne abbiamo già su Livorno e li avremo su Massa. Visto che le nostre coste sono così vaste sarà necessario parlare a tante persone, in tanti luoghi. Dobbiamo far attenzione alle nostre azioni, pensare a quanto ognuno di noi sia responsabile diretto di quello che è il futuro del nostro ambiente, in tutti i sensi, dal mare alle montagne, dev’essere sempre presente come un valore costante. Questo è quello che ci auguriamo, e speriamo con un po’ di ottimismo di raggiungere.

Inoltre, riguardo alla collaborazione con imprese e le aziende sono le stesse aziende, proprio per un bilancio di sostenibilità e per un’azione a favore dell’ambiente, che oggi ci chiedono di collaborare mandando dipendenti in squadra, a pulire la spiaggia, ad ascoltare delle guide ambientali che possano fare delle lezioni, e tutto questo serve ad ampliare il grado di conoscenza di queste problematiche.

 

 

Quali sono i progetti che state portando avanti in questo periodo?

 

Sono tanti, davvero tanti e diversificati. Quello di “Nautici in blu” è un progetto dedicato agli istituti nautici. A Viareggio abbiamo un importante Istituto Nautico che ha l’obiettivo di integrare, rafforzare le conoscenze degli studenti degli Istituti nautici sul complesso rapporto tra la crescita economica, la transizione ecologica e il mantenimento dell’equilibrio naturale. Per cui, creare consapevolezza, aumentare la professionalità di quelli che saranno i futuri operatori dell’ambiente e del mare. 

Inoltre, a Viareggio abbiamo dato luogo al ripescaggio degli pneumatici nel porto. Sono stati ripescati più di 50 pneumatici che, essendo utilizzati anche dalle barche come parabordi, spesso vengono abbandonati e giacciono in fondo al mare, creando naturalmente inquinamento, mentre invece sono materiali che possono essere riciclati e riutilizzati. Ha fatto molto scalpore questa notizia anche perché durante questo ripescaggio è stata ritrovata una anfora romana e quindi diciamo siamo stati pubblicizzati anche per questo evento particolare. 

Voglio ricordare anche “Piccoli gesti grandi crimini”, i mozziconi di sigaretta protagonisti della scena del crimine ricreata in piazza Mazzini a Viareggio con un mozzicone di sigaretta enorme che era l’imputato della causa della morte di tante creature marine.

Ultimo ma non ultimo, nelle scuole portiamo una bella mostra che si chiama “Only one” per dire che di mare ce n’è uno solo, dipendiamo solo da lui e dobbiamo salvaguardarlo. Grazie a questi pannelli e a quelle immagini, che stanno girando anche sulla nave Amerigo Vespucci, i porti di tutto il mondo, potranno parlare di noi.

 

Grazie davvero Roberta per queste belle parole. Noi di Italia gas e luce siamo al vostro fianco, parleremo di voi, anche ma non solo con questo articolo, e cercheremo con le nostre forze di sostenervi e promuovermi, perché quello che fate è davvero lodevole, ma soprattutto fondamentale per comunità e per il pianeta. Ti lascio un saluto finale. 

 

Vi saluto e vi ringrazio con un’ultima chicca. Pensate che ogni settimana noi in ingeriamo, assorbiamo attraverso la nostra pelle una quantità di microplastiche pari al peso di una carta di credito! Quindi questo la dice lunga su quanto siamo esposti e vulnerabili. 

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